Lettera dall'Etiopia

LETTERA DALL'ETIOPIA... di don Matteo Pinotti

(missionario Mantovano)

Caro don Daniele,

come stai?

Mi spiace che, a parte i saluti per strada o la partecipazione alle concelebrazioni, da diversi anni non troviamo occasione di parlare un po’ con calma. E’ uno dei propositi che faccio per la mia prossima “vacanza” in Italia, tra qualche settimana. Credo sarà interessante tra l’altro confrontarci sul tema della missione, dato che ti so impegnato in un serio programma di annuncio e di catechesi, che mi incuriosisce e vorrei conoscere di più.

E’ sempre bello scoprire che, a distanza di anni e di migliaia di km, le problematiche e anche le gioie che si incontrano sono in fondo le stesse.

Dato che ti so a contatto con molte persone che vivono un cammino serio di ripensamento della loro vita, ho pensato che non fosse fuori luogo farti partecipe di una proposta che riguarda la nostra missione diocesana. Provo a spiegarmi meglio.

Noi, come immagino tu abbia sentito, da due anni ci siamo spostati in una nuova area, la regione di Gambella, ai confini tra Etiopia e Sud Sudan. Le condizioni climatiche e anche i rapporti con la popolazione locale, segnata da molti anni di guerre, sono più impegnativi, ma proprio per questo anche più stimolanti.

A questo proposito, stiamo pensando di avviare nei prossimi mesi un progetto di educazione igienico-sanitaria nelle scuole e nei villaggi più isolati, coinvolgendo anche le esigue risorse date dalle strutture sanitarie pubbliche. Per poter mettere in cantiere questo progetto, avremmo bisogno della collaborazione di qualcuno che sia un po’ introdotto in questi discorsi, anche se non necessariamente con una competenza professionale. Concretamente si tratterebbe di venire qui almeno per 3 o 4 mesi; disponiamo già noi di diverso materiale, di persone competenti con cui collaborare e anche dei contatti necessari con l’ambiente locale. La lingua inglese è sufficiente per poter comunicare in quasi tutti gli ambiti che ci interessano. Ci servirebbero dunque una o due persone con un po’ di esperienza, anche se non all’estero; le condizioni ambientali ci consigliano un’età che sia compresa tra i 25 e i 50 anni …

Abbiamo già un po’ cercato negli ambienti ecclesiali, ma è un ambito ristretto di persone e per questo ci vogliamo allargare al di fuori, anche se sempre in modo mirato e attraverso qualcuno che conosciamo.

Ho pensato perciò di chiedere a te se tra le persone e i gruppi che conosci, ti è possibile identificare qualcuno che potrebbe essere interessato a questa proposta. Potresti passare loro direttamente il mio indirizzo email e invitarli a contattarmi; il mese in cui sarò a casa, dal 17 agosto al 24 settembre, potrebbe poi essere occasione per incontrarli di persona.

In ogni caso sarà bello per me poterci rincontrare e ricordare qualcosa dei vecchi tempi. Io ho ormai appeso la chitarra al chiodo da molti anni e a volte mi pento di aver lasciato perdere una cosa che qui potrebbe diventare una strada diversa di approccio con i giovani.. Chissà che quest’anno non cambi idea e mi converta. Leggevo recentemente che il Vescovo Oscar Romero si è convertito davvero a Cristo e ai poveri all’età di 59 anni.. dunque c’è qualche speranza anche per me!

Ricorderò nella preghiera te e la tua comunità; se puoi ti chiedo di fare lo stesso per me e per noi.

Nell’attesa della gioia di rivederti, ti saluto con un abbraccio

Don Matteo

23 luglio 2015

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