Pasqua 2016 (meditazione)

PER MEDITARE

Chi vede Dio come un creditore, vede la vita come un debito da estinguere e si fa forte delle proprie presunte ricchezze. Il suo rapporto con Dio e con gli altri non è libero, non è sereno, perché ha sempre bisogno di farsi valere, è sempre in lotta. Ma non è sereno neanche nel proprio rapporto con se se stesso, dal momento che ha bisogno di costruirsi un’immagine di sicurezza e superiorità che è poi una maschera. È un’ansia di autosufficienza che nasconde la paura di non essere adeguati,

di non avere il controllo della propria vita,

e la paura di Dio.

Quando si è dominati da quest’ansia,

si finisce con il fare del male a se stessi e agli altri,

diventando spietati ed intransigenti,

anche in modi non appariscenti.

Chi riconosce la vita come un dono d’amore

e ne intuisce la bontà fondamentale,

è più aperto all’amore e alla gratitudine,

perché non sente il bisogno di far valere i propri meriti.

Le relazioni con gli altri e con Dio cambiano completamente.

Ci si converte quando ci si sente amati,

non quando ci si sente giudicati.

Invece, chi giudica non si converte…

Impariamo che cosa significa amare, quando facciamo esperienza dell’amore di Dio e ci rendiamo conto del modo di fare di questo “folle creditore”.

Christian Albini, L’arte della misericordia - Ed.Quiqajon