Adolescenti difficili

Adolescenza: figli impegnativi per genitori difficili

Volevamo dedicare due righe per raccontare l'evento di sabato sera con Giuseppe Tondelli per futura memoria e a beneficio di chi non era presente.Chi ha conosciuto Tondelli sa che non è possibile fare un riassunto perché nei suoi interventi non segue un copione ma funge da "facilitatore comunicativo".Il nocciolo dell'incontro è stato l'adolescenza, intesa come periodo ponte tra infanzia ed età adulta, ed i punti cruciali toccati sono stati: PERIODO, DISCERNIMENTO E DIFFERENZAPERIODOL'inizio dell'adolescenza ha una forbice temporale abbastanza stretta dai 13 ai 16 anni per la fine di questo periodo non c'è una regola. Non è difficile trovare anche 30 e 40enni che si comportano ancora come adolescenti, quindi se state affrontando o subendo questo periodo pazienza e coraggio.Però quando un figlio comincia ad avere un'età matura per spiccare il volo ma pare non ne voglia sapere è possibile agevolare questo salto con uno stratagemma.

La storia del Falco che ci ha raccontato riesce a colpire nel segno:

IUn grande re ricevette in omaggio due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al maestro di falconeria perché li addestrasse. Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno dei due falchi era perfettamente addestrato. «E l'altro?» chiese il re. «Mi dispiace, sire, ma l'altro falco si comporta stranamente; forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell'albero su cui è stato posato il primo giorno. Un inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli il cibo». Il re convocò veterinari e guaritori ed esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì a far volare il falco. Incaricò del compito i membri della corte, i generali, i consiglieri più saggi, ma nessuno poté schiodare il falco dal suo ramo. Dalla finestra del suo appartamento, il monarca poteva vedere il falco immobile sull'albero, giorno e notte. Un giorno fece proclamare un editto in cui chiedeva ai suoi sudditi un aiuto per il problema. Il mattino seguente, il re spalancò la finestra e, con grande stupore, vide il falco che volava superbamente tra gli alberi del giardino. «Portatemi l'autore di questo miracolo» ordinò. Poco dopo gli presentarono un giovane contadino. «Tu hai fatto volare il falco? Come hai fatto? Sei un mago, per caso?» gli chiese il re. Intimidito e felice, il giovane spiegò: «Non è stato difficile, maestà. Io ho semplicemente tagliato il ramo. Il falco, sentendo mancare l'appiglio si è reso conto di avere le ali ed ha incominciato a volare!» Talvolta, è necessario tagliare il ramo delle nostre false sicurezze a cui siamo tenacemente attaccati, affinché ci rendiamo conto di avere le "ali" per volare alto e fare della nostra vita un capolavoro...

DISCERNIMENTO

L'adolescenza è, e dovrebbe essere, un periodo di CRISI, termine non necessariamente con una connotazione negativa (anche se spesso i genitori lo vivono in questo modo) ma partendo dall'etimologia del termine [Crisi: dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»].

L'adolescenza è il momento delle scelte e del giudizio. In questo caso una metafora ha aiutato a capire il concetto.

Il bambino porta uno zainetto sulle spalle all'interno del quale i genitori depositano i valori che ritengono importanti. Il valore della famiglia, della fede, del servizio, il significato dato al lavoro, alla fatica, alla rinuncia, al divertimento. I genitori, e le persone vicine al bambino, con "parole, opere ed omissioni" consegnano al bambino il modo di vivere.

Arriva poi il momento che il ragazzo, ormai non più bambino, si toglie lo zaino dalle spalle, lo apre ed inizia a guardarci dentro. Inizia il periodo dell'adolescenza, del distacco, del formarsi come persona autonoma ed il ragazzo giudica quello che gli è stato dato, decide cosa tenere e cosa buttare. Alcune, o forse molte, di ciò che è stato consegnato decide di lasciarlo, di buttarlo. Capita, non di rado, che quello che butta in questo periodo lo riprende successivamente magari al momento di farsi una famiglia, oppure quando avrà un figlio oppure... non si può sapere a priori.

A questo punto l'adolescenza potrebbe diventare un periodo di sofferenza per i genitori che vedono giudicati o peggio "gettati al vento" i propri desideri, credenze, ideali.

Cosa possono fare i genitori? Un atto di fede ed educare o educarsi alla differenza.

DIFFERENZA

Il genitore dovrebbe essere in grado di accettare le differenze dei figli. Tanti mal di pancia potrebbero essere evitati se il genitore accettasse le diversità.

Il figlio sta crescendo, diventando uomo/donna occorre educarlo all'autonomia dargli il supporto senza interventi limitanti ma, come si leggeva da un brano che ci ha lasciato "seguirlo con lo sguardo" mentre procede per la strada che sta tracciando.

Mi sono lasciato andare ed effettivamente sono uscite più delle due righe che mi ero ripromesso di scrivere,

ci sarebbe molto altro da scrivere ma forse è meglio raccontare a voce magari anche con le impressioni e considerazioni dell'incontro fatto con gli animatori al mattino,

non rivista dal relatore