Fatica e sacrifici non guastano

Fatica e sacrifici NON GUASTANO

di Osvaldo Poli

Anche i figli hanno dei doveri. Suona strano, perché nessuno più lo ricorda. Le biblioteche scolastiche hanno un intero reparto di prodotti multimediali sui diritti dei bambini. Sacrosanti. Ma nessuna amministrazione ha promosso la consapevolezza dei doveri dei figli, nessuna università ha svolto un serio approfondimento su tale concetto. La ricerca culturale molto ha investito sulla patologia; sono comparsi disturbi prima sconosciuti: disgrafia, discalculia, iperattività, anoressia, deficit attentivo, bullismo, Risultato: la cultura educativa orienta invisibilmente l'attenzi0ne dei genitori a intuire i disagi dei figli, a non farli star male, racchiudendo in questo il solo significato dell'educazione. Azione doverosa, ma che non ne comprende l’essenza.

La parte di verità oscurata è che i figli non hanno solo dei problemi, dei disagi da capire, ma anche dei doveri da onorare, traguardi di maturità da raggiungere, una umanità da perfezionare. Non si tratta solo di non farli star male, ma di farli crescere bene. Anch'essi hanno il dovere di diventare delle persone migliori, superando le tendenze negative del loro carattere. Perché anch'essi hanno una responsabilità nei rapporti familiari. La famiglia serena e felice che tutti desiderano non cade dal cielo, è frutto e fatica del contributo di tutti. Nessuno escluso. I rapporti saranno più o meno sereni anche in relazione al comportamento dei figli.

È la legge della vita: tutto ciò che è positivo richiede fatica, rinuncia, sacrificio. Se i figli si sottraggono con mille espedienti alla fatica di fare "ciò che è giusto", vi saranno incomprensioni, tensioni, disarmonie nei rapporti.

I genitori non sono onnipotenti: senza la collaborazione dei figli l'armonia dei rapporti non può essere realizzata. Non esiste uno "stare bene insieme" che non comporti impegno e fatica. I buoni rapporti in famiglia non si basano sull'affetto naturale. Questa sembra essere diventata l'ossessione del nostro tempo: l'affetto da non far mancare ai figli, È diventata anche la chiave interpretativa di tutto ciò che non va. Si suppone che tutto sia riconducibile alla mancanza di affetto, circostanza smentita dalle storie di vita concrete e reali. Ora, se l'affetto è parte importante dell'amore, non è nemmeno la parte più pregiata. La naturale disposizione positiva reciproca fra genitori e figli non basta a rendere buoni i rapporti. L'affetto ha il compito di rendere facile ciò che è giusto.

Non si risolve tutto con le coccole. Anche i figli hanno il dovere di rendere buoni i rapporti onorando la verità e la giustizia. Facendo le fatiche necessarie per diventare sinceri e onesti (rispettando la verità) e facendosi carico delle fatiche della reciprocità (la giustizia nelle relazioni). Fortunatamente i figli crescendo diventano capaci, se vogliono, di lasciarsi guidare da ciò che è giusto. Rinunciando all'anatema infantile: mamma cattiva! Quando non è accontentato e coccolato. La facciano davvero questa benedetta adolescenza.

da FAMIGLIA CRISTIANA