Stili di vita degli Ado

Abitudini e stili di vita degli adolescenti

Abitudini e stili di vita degli adolescenti. Indagine della Società Italiana di Pediatra (SIP).

a cura di: Dott. Gilberto Guindani (pediatra)

Adolescenti sempre più seduti

A rilevarlo l’edizione 2011-2012 dell’indagine su “Le abitudini e gli stili di vita degli adolescenti” della Società Italiana di Pediatria (SIP), giunta alla quindicesima edizione, che ha coinvolto un campione nazionale rappresentativo di 2081 studenti (1042 maschi – 1039 femmine) frequentanti la classe terza media inferiore.

Dall'indagine emergono esiti preoccupanti. In Italia cresce una generazione "statica" al cui interno aumentano il fenomeno dell'obesità e i comportamenti a rischio legati a internet, come il cyberbullismo.

Si muovono sempre di meno

Stanno ore seduti a scuola e anche a casa davanti alla tv o al computer.

Sono pigri, anzi pigrissimi. Buttati sul divano a seguire la puntata di una fiction, magari mangiando uno snack, o seduti per chattare o mandare messaggi su Facebook al pc.

Oltre il 60% trascorre tra le 10 e le 11 ore tra la sedia e la poltrona, di cui 4 tra tv e internet.

Un’epidemia di sedentarietà che ha come principale causa il sommarsi del tempo trascorso davanti alla televisione a quello trascorso a navigare in Internet, che dal 2008 è diventato un fenomeno di massa per gli adolescenti.

Con l’aggravante che quest’anno la TV, dopo 4 anni di declino, sta tornando ad esercitare un certo fascino sugli adolescenti: per la prima volta, da tre anni a questa parte, sono di nuovo aumentati coloro che la guardano per più di tre ore al giorno (dal 15,3 al 17,3%).

Ma fiction e partite di calcio non si sostituiscono al PC e al web, che continua ad avere un trend in crescita.

Se tutti hanno Facebook e buona parte lo smartphone, le ore preferite per utilizzarli sono quelle notturne, con più di metà del campione che va a letto ben oltre ‘Carosello’.

Schiavi di Facebook e smartphone

Facebook e gli smartphone sono ormai fenomeni di massa.

Sono otto su dieci i tredicenni che hanno il profilo su Facebook (il 79,8%, con un altro 6,5% che vorrebbe averlo a breve), mentre appena un anno fa erano il 10% in meno.

E il 65% possiede un cellulare che permette di navigare on line. In città i comportamenti a rischio sono maggiori. A collegarsi alla rete per più di 3 ore al giorno è il 17% (media nazionale) dei ragazzi, ma la percentuale sale al 25,4% nelle grandi città. Ad avere il profilo sul Facebook è l'80% (50% nel 2009, 61% nel 2010) che diventa 85% nelle grandi città.

E nell'ambito della navigazione in rete, i comportamenti potenzialmente pericolosi sono praticati maggiormente proprio dagli adolescenti che vivono nelle aree metropolitane.

Offese e molestie, esplode il cyberbullismo

Se le giornate si passano sempre di più al computer, anche i comportamenti degli adolescenti si trasferiscono on line.

Cala infatti il bullismo classico, ma preoccupa il "cyberbullismo".

A dichiarare, infatti, di aver assistito ad atti di bullismo è il 54% del campione.

Un dato minore rispetto al 61,5% registrato lo scorso anno e rispetto al 75% del 2008.

Quasi dimezzate dallo scorso anno sia la percentuale di chi pensa che un ragazzo o una ragazza prepotenti siano in gamba (dal 4,5 al 2,4%), sia quella di chi considera una spia chi riferisce gli episodi subiti (dal 10,5 al 5,1%).

Accanto a questi dati complessivamente confortanti c'è però una realtà 'sommersa' costituita appunto dal cyberbullismo, ovvero persecuzioni, offese e molestie perpetrati in rete, soprattutto attraverso i social network.

Lo registra già il 43% degli adolescenti, percentuale che sale al 62% tra i grandi utilizzatori del web.

Pericoli di internet

In rete c'è un mondo parallelo in cui si ripropongono dinamiche relazionali in parte simili a quelle che si verificano nel mondo esterno. In più è possibile nascondersi dietro l'anonimato. Un altro aspetto è quello delle alleanze che si possono formare rapidamente tra gli internauti sulla base di 'voci' fatte girare ad hoc per perseguitare qualcuno. Poi ci sono le immagini messe in rete senza il consenso dei soggetti che vi sono rappresentati. E' importante che i ragazzi conoscano i pericoli in cui possono incorrere e imparino a gestire con cautela le iniziative che prendono.

Un terzo delle adolescenti ha seguito una dieta, ma “fai da te”, e in generale l’alimentazione appare monotona e non sempre corretta.

Si radica l’antirazzismo, aumenta la consapevolezza sui temi legati alla sessualità, crescono gli appassionati di matematica.