Cosa serve la famiglia?

Cerchiamo sinteticamente di dire a cosa serva una famiglia, quali sono i suoi scopi, quali sono le sue regole. Noi che crediamo di aver ricevuto la vita dal Dio di Gesù Cristo, e da Lui abbiamo avuto tutto quello che ci circonda, ci facciamo dire da Lui e dalla sua Chiesa cosa sia una famiglia. Partiamo dalla Bibbia: Genesi 1 come l'immagine di Dio, la sua foto, la sua riproduzione autenticata ed ufficialmente autorizzata, come vediamo nel primo capitolo della Genesi, ancora una volta: <26> E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». <27> Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. <28> Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra». Cioè la famiglia è l'immagine e la riproduzione di Dio.

Ma se ci chiediamo ancora cosa significhi essere immagine di Dio, vogliamo dire che questa immagine prende la sua pienezza nella realtà, ossia, come dicono i Padri della Chiesa, una cosa è la figura altra invece è la realtà. Quale sarà l'immagine pienamente realizzata, ossia la realtà vera della famiglia? Risponde la Lettera agli Ebrei nelle sue prime parole:

<1> Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, <2> in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. <3> Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell’alto dei cieli.

Allora abbiamo capito pienamente quale fosse la realtà che l'uomo era destinato a riprodurre quando è comparso Cristo, crocifisso e risorto. Ossia: nella croce di Cristo, quella è la realtà di cui la famiglia è la figura. Cioé? Io guardo la croce di Cristo e dovrò vedere qualcosa che è la mappa della famiglia, il suo schema, il suo segreto. Proviamo? Guarda la croce: che vedi? Vedi l'amore fino in fondo, fino al regalo della propria vita. Ecco: questo è una famiglia; questa la sua verità.

Il matrimonio e la famiglia crollano perché ne fai un uso sbagliato, ossia una struttura atta a farti somigliare a Cristo, la vuoi e la usi come se fosse fatta per un’altra cosa: es. per toglierti i problemi… E quando compaiono i problemi ovvi di una vita di coppia dici: “eh no! Non accetto che ci siano problemi”. Tu vuoi un frullatore, ma ti stiamo dicendo che questo è solo un benedetto tostapane e che può solo “tostare il pane” e continua a fungere da tostapane.

Se qualcuno non accetta che la famiglia sia un luogo di amore serio ed arduo è un uomo ingannato o un infantile. Oppure se qualcuno non accetta in profondo il percorso naturale della famiglia: darsi la vita a vicenda, è una persona egocentrica che cerca di attaccare il proprio cordone ombelicale a qualcosa o a qualcuno.

Abbiamo bisogno di maestri per fare nostra questa realtà. Molta gente infatti si rovina perché improvvisa, fa a casaccio, in cose tanto serie. E poi c'è un inganno diffusissimo: quelli che pensano che a loro non capiterà, che loro non faranno certi errori. Lo pensavano tutti quelli che poi hanno nafraugato.

Lasciamoci ammaestrare da un uomo come Giovannni Paolo II. Noi pensiamo che in lui Iddio ha messo una presenza speciale, che sia lui il vicario dell'uomo che più ha amato nella storia, Cristo stesso. Per capire la mappa della famiglia vediamo cosa ne dice il Santo Padre.

Ne ha parlato nella Enciclica Familiaris Consortio al n°17 si legge:

"la famiglia ha la missione di diventare sempre più quello che è, ossia comunità di vita e di amore, in una tensione che, come per ogni realtà creata e redenta troverà il suo componimento nel Regno di Dio. In una prospettiva poi che giunge alle radici stesse della realtà, si deve dire che l'essenza e i compiti della famiglia sono ultimamente definiti dall'amore. Per questo la famiglia riceve la missione di custodire, rivelare e comunicare l'amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell'amore di Dio per l'umanità e dell'amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa."

Ecco cosa è una famiglia! A che scopo?:

"Ogni compito particolare della famiglia è l'espressione e l'attuazione concreta di tale missione fondamentale."

Va bene, ma questo concretamente che significa?

"In tal senso, partendo dall'amore e in costante riferimento ad esso, il recente Sinodo ha messo in luce quattro compiti generali della famiglia:

1) la formazione di una comunità di persone;

2) il servizio alla vita;

3) la partecipazione allo sviluppo della società;

4) la partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa."

Allora vediamo bene cosa significano questi 4 punti:

1) FORMARE una comunità di persone - Mangiare insieme; stare insieme; raccontare le favole ai bimbi; dialogare, il riposo che non è uno spazio individualistico, ma è dedicato alla famiglia; ci sono patologie come il potere della televisione sulla vita della famiglia, l'uso egoistico dei tempi di riposo (= la comunione chiede la condivisione dei doveri e il riposo va gestito insieme), il mancato rispetto della intimità familiare da amici e parenti soprattutto nei primi tempi del matrimonio (= c’è da formare una comunità di persone). Fare le cose insieme di ogni tipo, come mangiare! In famiglia non è corretto mangiare da soli! Condividere i momenti di difficoltà.

E molte altre cose che "formano" la famiglia. Perché sposarti? Perché è bello stare insieme e curare la comunione con qualcuno.

2) Il servizio alla vita - Servire la vita è bello. Qui parliamo di una cosa che è inaffrontabile per una generazione di infantili narcisisti, sempre coinvolti nell'analisi del proprio stato psico-fisico, ossessionati dall'auto-analisi. Questa cosa è la responsabilità. Qui parliamo di quanto è bello farsi carico di un compito, portare a fondo una missione, essere responsabili di qualcuno. Viviamo i una cultura opposta, di morte. Cioè viviamo in una cultura di deresponsabilizzazione. Infatti: nessuno può nascere se qualcuno non se ne fa carico. Perché tu sia arrivato all'età adulta, qualcuno, bene o male, si è preso cura di te. Consigliamo di fare questo bene!

Perché sposarti (o, se sei sposato tornare a mettere al centro la tua famiglia)? Perché è bello occuparsi di qualcuno, costruire qualcosa per qualcuno che non sei tu. Non è brutto per niente essersi invecchiati a forza di dormire con l'orecchio vigile sui tuoi figli.

Sulla responsabilità: esempio del mercenario e del pastore di Gv 10,11-13 dove si insegna a stare nella famiglia e nelle cose della vita come un mercenario è essere rapaci, approfittatori, omicidi! Gli irresponsabili sono come quelli che sfogliano un libro e non lo leggono e poi dicono: non dice niente. E ti credo! In quelle cose non ci sei entrato!

3) La partecipazione allo sviluppo della società - Sappiamo che un buon cittadino cresce dentro una famiglia sana. La stragrande maggioranza delle patologie sociali nascono dai disagi familiari. In una famiglia si educa ai valori essenziali della vita umana. Nella famiglia si impara la solidarietà: esempio del piatto in più per i poveri lasciato nelle culture contadine. Ai figli si insegna ad avere rispetto ed affetto per i poveri e per i sofferenti (esempio nella cura degli anziani o dei malati). L'onestà si impara in famiglia.

Il mondo, secondo una definizione della Enciclica Sollicitudo Rei Socialis, è vessato da “strutture di peccato” che alimentano i problemi dell'umanità: “la famiglia è la struttura di bene che salva il mondo”.

Si impara in famglia la chiarezza dei ruoli, il pudore, il rispetto di sé nella mascolinità o nella femminilità.

NB: certo che la solidarietà cresce più naturalmente per chi vive in famiglia che per chi è, per esempio, single. Un single deve risolvere i suoi problemi, in famiglia esistono normalissimamente i problemi altrui. E’ provato la tendenza dei figli di famiglie numerose a vivere anche in funzione di altri. La fraternità, che è la chiave della comunione sociale, si impara in famiglia… devo andare avanti?

4) La partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa - Qui sono tante cose, non ultima la missione del passare la fede ai figli e di celebrarla. La Famiglia è una piccola Chiesa. Ma questo è esplicitamente richiesto in due, non uno ma due sacramenti collegati alla famiglia:

nel matrimonio:

Siete disposti ad accogliere responsabilmente e con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?

nel battesimo:

Cari genitori,

chiedendo il Battesimo per vostro figlio,

voi vi impegnate a educarlo nella fede,

perché, nell’osservanza dei comandamenti,

impari ad amare Dio e il prossimo,

come Cristo ci ha insegnato.

Siete consapevoli di questa responsabilità?

Come si passa la fede ai figli?

Con tutto quel corpo di tradizioni cristiane, di racconti, di preghiere e preghierine da fare con i bimbi. E poi con gli atti di fede. E ancora pregando prima di pranzo. S. Paolo evangelizzava, in alcuni casi, con una famiglia che lo accompagnava, Aquila e Priscilla.

La liturgia pasquale era una liturgia familiare, la benedizione di Abramo è per tutte le famiglie dei popoli.

La famiglia è uno strumento di evangelizzazione formidabile. Oggi come oggi un celibe è un segno purtroppo ambiguo, perché si può confondere con un single, e infatti oggi il difficile non è stare soli, ma stare insieme. Il matrimonio è l’elemento che verifica o falsifica una evangelizzazione: se ci sono matrimoni che reggono, qui si vede se non si sta perdendo tempo. Si vede che l’amore sta costruendo. E dove c’è il dono di sé c’è lo stesso amore di Cristo!

Ma tutto questo chi è in grado di compierlo?

Ecco la seconda parte del discorso sulla partecipazione alla vita della Chiesa: una famiglia ha bisogno di una costante fedeltà ai sacramenti.

Sopravvive attaccata all'Eucarestia, alla Parola di Dio, e alla luce del Magistero della Chiesa. Si salva per il sacramento della riconciliazione. E rinnova la sua origine sacramentale nella celebrazione degli atti propri del matrimonio come una liturgia di amore e di apertura alla volontà di Dio.

La Chiesa dice che la famiglia è una piccola Chiesa, non che la Chiesa è una grande famiglia: la famiglia è un ecosistema che viene aiutato a rispettare se stesso frequentando la Chiesa che è il suo analogo: si impara da come è fatta la Chiesa a vedere come è fatta la famiglia. La Chiesa è comunione, e la famiglia pure; la Chiesa è gerarchica e la famiglia pure; etc. È assolutamente fondamentale frequentare e vivere la vita della Chiesa perché si capisce lì cosa è la famiglia.

Da una CATECHESI di dD